OCL è inteso favorire l'uso di modelli per l'automazione dello
sviluppo del software, nella concezione della
Model Driven Architecture (MDA), ovvero di uno sviluppo basato su
modelli e loro trasformazioni
le trasformazioni da PIM a PSM sono intese avvalersi di strumenti basati
su definizioni standard delle trasformazioni fra i linguaggi in gioco:
caratteristiche:
attributi, operazioni, estremi di associazioni, azioni, ...
vincoli:
invarianti, pre- e post-condizioni, guardie, ...
unitarietà del modello:
un diagramma esprime solo una vista del modello
un
model repository
è la rappresentazione dei costituenti di un modello
in uno strumento di elaborazione automatica
un elemento del modello può occorrere in
più diagrammi,
in ciascuno con caratteristiche e vincoli appropriati alla vista espressa,
ma rispettando globalmente coerenza e
consistenza
la dichiarazione del contesto
di un'espressione OCL
ne indica l'entità di riferimento
(elemento o caratteristica) nel modello
di solito un tipo (contestuale):
classe, interfaccia, tipo di dato, componente
specifica l'istanza contestuale
rispetto alla quale si valuta l'espressione:
designata da self,
è la generica istanza del tipo contestuale,
ovvero del contesto, o del suo contenitore quando il contesto non è un tipo,
ad es. è un'operazione
